L'avveniristico braccialetto per telefonare mettendo un dito nell’orecchio

Get è stato progettato da due fratelli italiani ed è frutto dell’incontro tra uno smartband e uno smartwatch conditi in tecnologia Iot. Può essere utilizzato anche per i pagamenti contactless e il controllo dei droni

Il braccialetto per telefonare col dito (Ansa)
Il braccialetto per telefonare col dito (Ansa)
di I. Dessì   -   Facebook: I. Dessì   Twitter: IgnaDess

A scorrere le pagine web ci si imbatte in notizie curiose e interessanti. L’ultima, ripresa dal sito www.geosmartcampus.it, descrive i pregi e le potenzialità di Get, il nuovo braccialetto intelligente, nato dal genio e dalla creatività italiani, e frutto dell’incontro tra uno smartband e uno smartwatch conditi in tecnologia Iot (Internet of Things), che consente di telefonare utilizzando il dito indice. In pratica l’avveniristico sistema si basa sulle potenzialità della tecnologia della conduzione ossea, ed è stato realizzato da una intraprendente start-up: la Deed. L'azienda, nata in Svizzera e sviluppata in I3P, incubatore di imprese innovative del Politecnico di Torino, ha varato di recente un aumento di capitale di 500.000 euro, sottoscritto da investitori privati e angels, specializzati in investimenti in startup dell'It e nuove tecnologie.

In un certo senso l’All-in wereable device da polso dal design essenziale funziona come nel vecchio gioco del telefono con i bicchieri di carta e lo spago. Solo che in questo caso è il corpo a ricevere le vibrazioni del suono e trasferirle all’apparato uditivo tramite il dito che tocca il padiglione auricolare. Un sistema, inutile dirlo, estremamente innovativo e curioso.

Get

Secondo quanto si legge nell’articolo di Matteo Tonini su Webnews.it basta collegare il braccialetto smart allo smartphone e i suoni vengono tradotti in vibrazioni che viaggiano attraverso le ossa delle mani. A quel punto è sufficiente poggiare un dito sull’orecchio e parlare. E’ possibile fare anche chiamate in uscita ricorrendo alla tecnologia di riconoscimento vocale del magico gingillo indossato sul polso. Attenzione però: quanto si dice può essere udito da chi vi sta vicino perché il sistema utilizza la vibrazione anziché il suono. Una peculiarità che può essere, ovviamente, un problema per alcuni ma anche una possibilità in più per altri.

Il braccialetto è opera di due fratelli gemelli romani: i Parini. Il co-fondatore della società titolare del progetto, Emiliano Parini, ha precisato: “Dal 2015 studiamo e testiamo la tecnologia di conduzione ossea e i limiti dei prodotti dei nostri concorrenti. Tutte le gesture per controllare il braccialetto sono facilmente personalizzabili e la tecnologia permette a Get di essere utilizzato con altri dispositivi”.

I fratelli Parini, ideatori di Get (Ansa)

Un impegno focalizzato “sull’esperienza tecnologica dell’utente con l’obbiettivo di renderla sempre più efficace ed accessibile – spiega il fratello Edoardo, Ceo e co-fondatore di Dee, in una intervista sul Corriere delle comunicazioni -  Un’esigenza, che richiede un’interazione sempre più rapida ed intuitiva che non sia invasiva. L’integrazione del bones conduction (la conduzione ossea, ndr) ha permesso una perfetta coesione per la realizzazione di un’interfaccia invisibile per l’accesso ed il controllo a devices ed app tramite semplici gesti.’’

Il braccialetto dall’elegante design, come riporta webnews.it ., non ha pulsanti né schermi ma funziona tramite la voce e la gestualità. Ha inoltre molte funzioni aggiuntive: consente per esempio di registrare il battito cardiaco o di misurare le calorie bruciate. Permette di rispondere alle notifiche telefoniche e può essere utilizzato in tutta sicurezza per pagamenti contactless (anche sui mezzi pubblici), dato che supporta il riconoscimento delle impronte digitali, e, ultima conquista, rende possibile perfino il controllo a distanza di droni con semplici cenni del polso.