CORSAIR Obsidian 1000D - Recensione

Le dimensioni contano, soprattutto quando si sposano alle ultime tecnologie disponibili!

CORSAIR Obsidian 1000D - Recensione
di NextHardware

Nel mese di marzo abbiamo assistito ad un rinnovamento delle varie linee di case CORSAIR iniziato con il lancio dell'intrigante Obsidian 500D a cui ha fatto seguito quello del Carbide 275R e, infine, quello del mastodontico Obsidian 1000D, degno successore del 900D che dal 2013 occupa il gradino più alto dell'offerta.

Pur trattandosi di un prodotto di altissimo livello, l'Obsidian 900D appare ormai datato non essendo in grado di soddisfare le attuali richieste di mercato orientate su case dotati di pannelli in vetro temperato, illuminazione RGB e porte USB Type-C.

Ecco in arrivo, allora, il nuovo Super Tower Obsidian 1000D equipaggiato di tutte le caratteristiche attualmente più in voga e non solo...

Il case conserva lo stile classico e pulito del suo predecessore offrendo, però, una equilibrata combinazione di vetro temperato, alluminio spazzolato ed una grande quantità di elementi di illuminazione a LED RGB.

Il nuovo top di gamma, infatti, è dotato di pannelli in vetro sulla parte anteriore, sui due laterali e sul top, tutti dotati di inserti in alluminio e generose prese d'aria per favorire lo smaltimento di aria calda da parte delle numerose ventole previste.

A differenza dei prodotti della concorrenza, i due pannelli laterali sono dotati di cerniere che ne permettono l'apertura a sportello, al posto del classico sistema di fissaggio tramite viti, il che rende molto più semplice l'accesso ai due vani laterali riducendo a zero i rischi in caso di rimozione.

Decisamente ricco il pannello di I/O posizionato sull'estremità anteriore del top, caratterizzato da ben quattro porte USB 3.1, due USB Type-C e le classiche Audio HD.

Data la particolare struttura, il CORSAIR Obsidian 1000D è stato inoltre progettato per offrire un elevato potenziale di raffreddamento (sia ad aria che a liquido) piuttosto che per realizzare configurazioni orientate prettamente allo storage, caratteristica che, invece, contraddistingue il suo predecessore, dotato di altissima modularità in virtù di un gran numero di cestelli removibili per i drive oltre che di funzionalità Hot Swap su alcuni di essi.

Il case offre infatti la possibilità di montare fino a otto ventole da 120mm lungo il pannello anteriore (quattro su ciascun lato di una griglia interna), tre da 140mm sul top e due da 120/140mm sul retro.

Gli amanti del raffreddamento a liquido possono invece optare per il montaggio di due radiatori da 480mm sul frontale, uno da 420mm sul top ed uno da 240mm posteriore.

La presenza di un gran numero di ventole presuppone lo spostamento di enormi quantità di aria, per cui non poteva mancare un efficiente sistema di protezione dalla polvere realizzato tramite un filtro antipolvere sul top, uno sul frontale ed uno nel vano alimentatore, tutti di tipo removibile per facilitare le operazioni di pulizia.

Per quanto riguarda il supporto mainboard, l'Obsidian 1000D può ospitare schede E-ATX e tutti i formati inferiori, ma non schede di tipo HPTX e XL-ATX.

Una delle peculiarità più interessanti dell'Obsidian 1000D, poi, è la possibilità di installare una seconda mainboard in formato Mini-ITX sul carter posto a protezione del vano alimentatore ed un secondo alimentatore in formato SFX-L, in maniera tale da avere due PC all'interno dello stesso case.

Pur non essendo ai livelli dell'Obsidian 900D, il supporto alle unità di storage è comunque di ottimo livello prevedendo sei predisposizioni da 2,5" posizionati su due "ante" poste nel vano retrostante il piatto mainboard, a cui se ne aggiungono cinque da 3,5" su cestello di tipo standard.

Infine, a completare la ricca dotazione di questo peso massimo, abbiamo un CORSAIR Commander PRO, ovvero un evoluto controller deputato alla regolazione della velocità delle ventole e del sistema di illuminazione.

Dopo la nostra analisi …

I cinque anni trascorsi fra il lancio del modello Obsidian 900D e quello del nuovo Obsidian 1000D sono veramente tanti per un settore di mercato come quello di appartenenza, ma testimoniano la validità di un progetto che nel corso degli anni ha riscosso notevoli consensi rimanendo, almeno sotto alcuni aspetti, sempre piuttosto attuale.

Tuttavia, anche i prodotti migliori necessitano dopo un certo periodo di tempo di un rinnovamento più o meno profondo per rimanere al passo con la concorrenza e non perdere quote di mercato.

Andare a sostituire quello che per anni è stato uno dei punti di riferimento fra i case di taglia extra-large dedicati agli appassionati del watercooling, era un'impresa piuttosto ardua, ma da quello che abbiamo potuto appurare nel corso della nostra recensione, sembra che CORSAIR ci sia riuscito in pieno.

L'utilizzo di materiali pregiati come vetro temperato ed alluminio spazzolato, sapientemente mixati con l'acciaio del telaio, le linee meno spigolose rispetto a quelle che caratterizzano da sempre questa serie e tutta una serie di chicche come i pannelli laterali apribili a sportello e gli inserti luminosi, rendono il design dell'Obsidian 1000D anni luce più avanti rispetto a quello seppur gradevole del suo predecessore.

Eccellente la robustezza, così come la qualità dell'assemblaggio delle varie parti e la verniciatura che, ad un attento esame, non ha mostrato alcuna imperfezione.

Particolarmente innovative le varie soluzioni tecniche adottate per l'installazione degli impianti di raffreddamento, sia ad aria che a liquido, che permettono di agevolare il lavoro degli utenti meno esperti, ma che saranno sicuramente apprezzate anche da quelli più "skillati".

Non mancano ovviamente gli accorgimenti per l'installazione di periferiche senza l'ausilio di attrezzi, per il cable management e per la gestione e manutenzione del case stesso come il design a tripla camera, che garantisce ampissimi spazi di manovra ed un occultamento completo di tutti i cavi di alimentazione.

Da apprezzare, anche se non si tratta di una novità in assoluto, la possibilità di montare al suo interno, oltre al sistema principale in formato E-ATX, anche un secondo in formato mini-ITX.

Per quanto concerne le prestazioni, che poi coincidono con l'efficienza del sistema di raffreddamento ed il comfort acustico, l'Obsidian 1000D nella sua configurazione standard non offre alcuna ventola per cui non possiamo esprimere un giudizio in tal senso.

Il case offre di fatto un numero di predisposizioni per ventole e/o radiatori che difficilmente potete trovare su un prodotto di pari classe, oltre ad un controller particolarmente evoluto in grado di gestire al meglio sia la ventilazione che l'illuminazione.

Spetterà quindi al suo fortunato possessore completare tale comparto con i componenti più adatti alle proprie esigenze e a quelle del sistema che andrà ad installare.

Per quanto ci riguarda possiamo assicurarvi che un sistema di raffreddamento come quello da noi impiegato è in grado di garantire la massima efficienza ed un comfort acustico notevole, ma siamo consapevoli del fatto che un parco ventole di tale qualità ha un costo piuttosto impegnativo.

A completare una dotazione di altissimo livello, poi, abbiamo un buon numero di predisposizioni per SSD ed HDD ed un pannello di I/O ricco e completo di tutte le attuali connessioni e, come se non bastasse, gradevolmente illuminate tramite LED RGB.

Se si eccettua l'impossibilità di montare due ventole da 140mm sul posteriore come da specifica, non abbiamo rilevato difetti, a parte un peso decisamente elevato che, unito ad ingombri non indifferenti, richiede uno sforzo notevole negli spostamenti necessari in fase di assemblaggio.

Il prezzo di vendita del CORSAIR Obsidian 1000D presso i rivenditori autorizzati in Italia si aggira sui 500€ comprensivi di IVA, a nostro avviso congruo per le caratteristiche e la qualità costruttiva messe in mostra durante la nostra recensione, ma sicuramente non alla portata di tutti, anche in considerazione dell'inevitabile acquisto di un corposo kit di ventole necessarie per il suo raffreddamento.

La recensione completa è disponibile su Nexthardware.